Lievito madre (a coltura liquida) dalle mie mele

Quest’estate ho letto un libro che mi è piaciuto molto. Uno dei romanzi che preferisco, in cui le vicende dei protagonisti si intrecciano con la cucina. In questo caso specifico il libro in questione è “Pane e cioccolato” di Sarah-Kate Lynch. La storia di Esme (la protagonista) è incentrata su un amore giovanile con il nipote di un panettiere francese e, tra una vicissitudine e l’altra, ci svela i segreti del lievito madre generato dal succo di mele e del Pain ai levain, un pane dalla ricetta antica e dalla lunga lievitazione. Devo dire che fino ad oggi non ero ancora “caduta” nell’affascinante trappola del lievito madre, ma non ho proprio potuto resistere! Ed ecco il mio, generato dalle mie mele, quelle del mio piccolo frutteto, quindi ancora più prezioso. Presto mi cimenterò anche con la preparazione del pane e di altre golose preparazioni lievitate, ma per il momento vi lascio questa preparazione che richiede tanta pazienza e tanto amore. Demain mes amis!

Riporto le istruzioni per la preparazione proprio come riportate nel libro.

Preparazione:

Giorno1: Spremere tre mele fresche e non trattate, filtrate e lasciate riposare in un vaso o in una brocca, coprendo il vaso solo in parte.
Giorni cinque-dieci: Quando il succo è chiaramente fermentato ed effervescente, prendete una scodella di ceramica o di plastica e mescolatelo con 200g di farina e 200g di acqua. Quindi lasciate riposare, coprendolo con una pellicola trasparente bucherellata o mettendolo in un sacchetto di plastica, senza chiuderlo ermeticamente.
Giorno undici: Aggiungete altri 200g di farina e 200g di acqua e lasciate riposare.
Giorno dodici: Eliminate metà del contenuto e aggiungete altri 200g di farina e 200g di acqua, quindi lasciate riposare.
Giorno tredici: Ripetete l’operazione precedente, e fatelo alla stessa ora tutti i giorni finchè non vi accorgerete che il vostro lievito è vivo ed energico perchè, fra un’aggiunta e l’altra, raggiunge i bordi del contenitore ed è effervescente, con un odore penetrante, simile a quello del sidro. Se volete che cresca più velocemente, ripetete l’operazione due volte al giorno.
Quando ritenete che sia abbastanza attivo provate a preparare una succulenta pagnotta di pane.
Il fermento si conserva in frigo senza aggiunte per non più di due settimane, ma per usarlo dovrete prima tirarlo fuori, farlo arrivare a temperatura ambiente e ripetere l’operazione con acqua e farina per almeno un paio di giorni. Da’ il meglio di sè se utilizzato circa otto-dodici ore dopo l’ultima aggiunta.

Consigli: Io ho continuato fino al giorno 21, il mio lievito era pronto, anche se devo ancora testarlo. Non lasciatevi abbattere, ci vuole pazienza e dedizione ma poi la soddisfazione è davvero grande!

3 commenti su “Lievito madre (a coltura liquida) dalle mie mele

  1. che brava che te lo sei autoprodotto tu…io ho fatto più in fretta me lo sono fatto regalare un pochino e da allora faccio pane tutte le settimane, fette biscottate e inizierò poi anche a fare i lievitati dolci, credimi è amore a prima vista , una volta che lo usi non ne puoi fare più a meno, oltretutto rispetto alla pasta madre solida è molto più facile da gestire ,ciao buon fine settimana!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *