Quanto vorrei poter spingere un’altra volta quella porta sempre aperta e trovarvi lì.
Il volume della televisione alto, le vostre voci mentre bisticciate per qualche sciocchezza, il profumo invitante che viene dal cucinino.
Spesso mi fermavo nell’entrata buia per capire se era il caso di farmi vedere, mi piaceva ascoltare il vostro alterco e soprattutto pregustavo quello che nonna avrebbe portato in tavola quel giorno.
C’era sempre movimento, il cucinotto era così piccolo che in due si stava stretti eppure era sempre e costantemente affollato.
Quando vi accorgevate di me un sorriso si dipingeva sui vostri volti cari. “Ninni”, mi diceva mia nonna e mio nonno voleva sapere i particolari della mia giornata.
La vita familiare si consumava attorno alla cucina dove spesso le preparazioni erano in bella mostra: la spianatoia con la pasta fresca appena fatta, in questo periodo le bugie pronte per essere fritte e tante altre golosità che riempivano le vostre giornate.
La polenta da mangiare tutti insieme sulla tavola di legno era sempre una festa, ognuno procedeva mangiando verso il centro del tavolo ma, come diceva sempre mia nonna: “La polenta presto tira e presto allenta”, così io e mio fratello ci riempivamo in fretta avanzando gran parte della nostra porzione.
Ricordo con grandissimo affetto che mio nonno si teneva da parte un po’ di posto per concludere il pasto con la polenta bagnata con la sapa, sapori unici e antichi che conserverò gelosamente dentro di me.
Con la polenta rimasta dal giorno prima mia nonna preparava per noi le cresciole, frittelle friabili e morbide allo stesso tempo che ci serviva caldissime in versione salata, accompagnate da salumi, e dolce, semplicemente aggiungendo dello zucchero semolato alla fine, a conclusione di un pasto festoso.
Chiudo così la nostra parentesi sullo street food, con una ricetta che non voglio cambiare, che rimarrà sempre legata stretta al cuore.
Come tutte le cose speciali va provata, io oggi la dedico ai miei angeli che mi mancano ogni giorno e che insieme a me le hanno preparate per voi ♥️.
Ingredienti per 8 cresciole di polenta:
- 300g di polenta avanzata
- 250/280g di farina 00
- 1 pizzico di sale
- Olio di semi per frittura
- Salumi a piacere
- Zucchero
- Sale
Procedimento:
- Trasferite la polenta avanzata in una boule o sulla spianatoia e sminuzzatela con le mani.
- Aggiungete un pizzico di sale e farina poco per volta (la quantità di farina dipende molto dalla consistenza e dall’umidità della polenta quindi dovrete regolarvi ad occhio) impastando bene finché in composto diventerà meno appiccicoso e sarà lavorabile con le mani conservando comunque la sua idratazione.
- Dividete l’impasto in 8 parti uguali di circa 65g e stendetelo sottile su di un piano infarinato ricavando 8 dischi regolari.
- Scaldate l’olio e friggete le cresciole finché non saranno ben dorate, scolatele sulla carta da cucina e finite con un pizzico di sale su quelle salate e con abbondante zucchero semolato su quelle dolci.
- Servite le prime a piacere con i salumi e concludete felicemente il pasto con le cresciole di polenta dolce.
Cresciole di polenta marchigiane (dolci e salate)
Bellissimo racconto i nonni sono la nostra storia , non conoscevo questa versione di fritelle sono fantastiche le proverò sicuramente , ti seguo da un po’ quando mi serve qualche spunto per occasioni particolari sei veramente “frizzante “ e originale buona estate Caterina
Bentrovata Caterina, grazie per le bellissime parole. Se ti va seguimi anche su Instagram e Fb, così non ti perderai nulla delle mie avventure culinarie. Ti abbraccio. A.