Occhi di bue

Occhi di bue all'albicocca

E’ di nuovo lunedì e noi siamo ancora qua, al sicuro delle nostre case ascoltando i bollettini al telegiornale e sperando che questo incubo possa finire quanto prima.

Noi uomini abbiamo un grande spirito di adattamento e abbiamo presto fatto di questa emergenza la nostra nuova quotidianità. La nostra vita di prima ci sembra distante e ci stiamo abituando anche a vivere alla giornata senza fare grandi progetti.

Siamo in una bolla strana, vicino alla nostra famiglia ma troppo lontano dai nostri amici, dai cari che non vediamo da tanto tempo. Abbiamo trovato altri modi di comunicare, di sentirci uniti, di creare un contatto. Abbiamo fatto della nostra casa il nostro ufficio, la nostra palestra, il nostro ristorante. Ci siamo reinventati perchè abbiamo tanto bisogno di sentirci vivi, di non sentirci persi.

Siamo stati costretti a fermarci, a pensare, a ristabilire valori, ad esprimere sentimenti, a capire che in fondo da soli non valiamo poi così tanto e soprattutto non bastiamo a noi stessi.

Ma l’uomo si adatterà anche in fretta a ritrovare quello che aveva lasciato lì fuori e troppo presto dimenticherà tutto. E’ un pensiero triste quanto vero e prima o poi capiterà a tutti. Chi per superficialità, perchè non è mai entrato davvero in contatto con questa nuova realtà, con il pericolo di perdere la vita. Chi per difesa, perchè stanco di avere un peso grande nel cuore.

Ma oggi siamo ancora qui, non perdiamo tempo quindi a vivere ogni giorno fino in fondo, a lasciare spazio ai nostri pensieri e ai nostri sentimenti, anche quelli chiusi a doppia mandata. Tiriamo fuori tutto, facciamo gesti stupidi e sdolcinati se ci fa sentire meglio, diciamo a chi amiamo cosa c’è dentro al nostro cuore, chiariamo situazioni che ci fanno soffrire. Questa sarà la nostra eredità, quello che avremo avuto il coraggio di dire, di esprimere non potrà più essere rimangiato, cancellato.

E allora potremo andare a braccia aperte verso un futuro autentico, in una nuova casa che avremo costruito con il nostro affetto, con le nostre lacrime, con le nostre risate. Piena di persone che ci avranno visti senza maschere, indifesi, vulnerabili e che ci vorranno stare vicini per come siamo davvero. Di lì non si potrà tornare indietro, non si potrà dimenticare e riavvolgere il nastro perchè le nostre parole lasciano un segno negli altri…è come scegliersi di nuovo o farlo per la prima volta.

Perdonate le parole di una stupida food blogger ma in questo momento non mi è possibile fare altrimenti e parlare semplicemente di cucina come se niente fosse. La ricetta però ve la lascio, di quelle semplici che sanno di casa.

Occhi di bue pasta frolla

Ingredienti per circa 15 occhi di bue grandi (8/10 cm di diametro):

  • 300g di farina 00
  • 150g di burro
  • 100g di zucchero a velo + altro per guarnire
  • 1 uovo grande
  • Qualche goccia di estratto naturale di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • Confettura di albicocche

Occhi di bue

Procedimento:

Preparate la frolla: Lavorate la farina con lo zucchero a velo, il sale e il burro freddo a cubetti finchè non otterrete un composto sbriciolato. Aggiungete l’uovo e la vaniglia e continuate velocemente finchè la frolla non si sarà accorpata.

Appiattitela, copritela con della pellicola e mettetela a riposare in frigorifero per circa 1 ora.

Stendete la frolla con il matterello in uno strato sottile dibpochi millimetri e con l’aiuto di un taglia pasta rotondo grande ricavate tanti dischi uguali.

Create il foro centrale con un altro taglia pasta nella metà dei dischi e trasferite tutto in due leccarde coperte con carta da forno.

Infornate a 190° per circa 10/15 minuti, finchè gli occhi di bue non saranno ben dorati. Sfornate e lasciate raffreddare su di una griglia per biscotti.

Farcite con la confettura di abicocche i dischi interi e chiudete con quelli con il foro centrale. Guarnite a piacere con lo zucchero a velo.

Occhi di bue biscotti

Ricetta: Occhi di bue

2 commenti su “Occhi di bue

  1. Anche in situazioni critiche, è possibile trovare della poesia. Mi domando anch’io se per qualcuno sarà così rapido tornare alla vita di prima come niente fosse, ma come dici tu, questa esperienza volenti o nolenti ci lascerà un’eredità. Speriamo sia costruttiva!
    Intanto, mi hai fatto pensare che non ho mai fatto i classici biscotti occhi di bue. Mangiati sì, preparati mai! Magari avrò modo di recuperare, proprio in questo tempo sospeso. Peccato non avere un piattino azzeccatissimo come il tuo per servirli! Un sorriso e un abbraccio, buona giornata Ambra!

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