La bellezza cammina fra di noi
come una giovane madre
quasi intimidita dalla propria gloria.
La bellezza è una forza che incute paura
come la tempesta scuote
al di sotto e al di sopra di noi
la terra e il cielo.
La bellezza è fatta di delicati sussurri
parla dentro al nostro spirito
la sua voce cede ai nostri silenzi
come una fievole luce che trema
per paura dell’ombra.
La bellezza grida tra le montagne
tra un battito d’ali e un ruggito di leoni.
La bellezza sorge da oriente con l’alba
si sporge sulla terra dalle finestre del tramonto
arriva sulle colline con la primavera
danza con le foglie d’autunno
e con un soffio di neve tra i capelli.
La bellezza non è un bisogno
ma un’estasi,
non è una bocca assetata
né una mano vuota protesa in avanti
ma piuttosto ha un cuore infuocato
e un’anima incantata.
Non è la linfa della corteccia rugosa
né un’ala attaccata a un artiglio.
La bellezza è un giardino sempre in fiore
e una schiera d’angeli sempre in volo.
La bellezza è la vita quando la vita si rivela.
La bellezza è l’eternità che si contempla allo specchio
e noi siamo l’eternità e lo specchio.
come una giovane madre
quasi intimidita dalla propria gloria.
La bellezza è una forza che incute paura
come la tempesta scuote
al di sotto e al di sopra di noi
la terra e il cielo.
La bellezza è fatta di delicati sussurri
parla dentro al nostro spirito
la sua voce cede ai nostri silenzi
come una fievole luce che trema
per paura dell’ombra.
La bellezza grida tra le montagne
tra un battito d’ali e un ruggito di leoni.
La bellezza sorge da oriente con l’alba
si sporge sulla terra dalle finestre del tramonto
arriva sulle colline con la primavera
danza con le foglie d’autunno
e con un soffio di neve tra i capelli.
La bellezza non è un bisogno
ma un’estasi,
non è una bocca assetata
né una mano vuota protesa in avanti
ma piuttosto ha un cuore infuocato
e un’anima incantata.
Non è la linfa della corteccia rugosa
né un’ala attaccata a un artiglio.
La bellezza è un giardino sempre in fiore
e una schiera d’angeli sempre in volo.
La bellezza è la vita quando la vita si rivela.
La bellezza è l’eternità che si contempla allo specchio
e noi siamo l’eternità e lo specchio.
Kahlil Gibran
Ingredienti per 6 persone:
- 150g di farina di castagne
- 3 cucchiai di farina di riso
- 350 ml di latte
- 50 ml di acqua
- 2 uova
- 1/2 cucchiaino di sale
- 60g di burro
- 200g di speck
- 400g di brie
Procedimento:
1) Rompere le uova in una terrina, sbatterle un po con la frusta , cominciare ad aggiungere alternando le
farine setacciate e il latte/acqua ,mischiare bene fino ad avere una pastella piuttosto liquida e liscia (se dovessero formarsi dei grumi…niente paura! Un giro di frullatore ad immersione et voilà!). Aggiungere il sale, mescolare bene e lasciate riposare almeno un’ora .
2) Far sciogliere 30 gr di burro in un pentolino, scaldare bene la padella per le crépes ,spennellarla con un po’ di burro sciolto, versare la quantità di pastella necessaria per una crépe (attenzione a non farle troppo spesse!) e fare ” ruotare” la padella per spargere uniformemente la pasta, cuocere fino a che sarà ben dorata , quindi girarla e finite la cottura dall’altra parte. Procedere in questo modo con le altre crépes fino ad esaurimento del composto (ne vengono circa 10-12)
3) Farcire le crépes con lo speck e il brie tagliato a fette, sistemarle in una pirofila da forno precedentemente imburrata e cospargere la superficie con il burro rimasto a fiocchetti. Infornare a 180° per circa 10-15 minuti. finchè il formaggio si sarà ammorbidito. Lasciare intiepidire alcuni istanti e servire.
farine setacciate e il latte/acqua ,mischiare bene fino ad avere una pastella piuttosto liquida e liscia (se dovessero formarsi dei grumi…niente paura! Un giro di frullatore ad immersione et voilà!). Aggiungere il sale, mescolare bene e lasciate riposare almeno un’ora .
2) Far sciogliere 30 gr di burro in un pentolino, scaldare bene la padella per le crépes ,spennellarla con un po’ di burro sciolto, versare la quantità di pastella necessaria per una crépe (attenzione a non farle troppo spesse!) e fare ” ruotare” la padella per spargere uniformemente la pasta, cuocere fino a che sarà ben dorata , quindi girarla e finite la cottura dall’altra parte. Procedere in questo modo con le altre crépes fino ad esaurimento del composto (ne vengono circa 10-12)
3) Farcire le crépes con lo speck e il brie tagliato a fette, sistemarle in una pirofila da forno precedentemente imburrata e cospargere la superficie con il burro rimasto a fiocchetti. Infornare a 180° per circa 10-15 minuti. finchè il formaggio si sarà ammorbidito. Lasciare intiepidire alcuni istanti e servire.
L’abbinamento di VivailVino:
L’autunno e i suoi sapori, che delizia questa crepes con farina di castagne che rende davvero originale un abbinamento classico come speck e brie.
Un piatto che può essere ottimo compagno di diversi vini, ma per non essere troppo scontata voglio parlarvi di un’uva che viene coltivata con successo in Valle d’Aosta dalla famiglia Charrère, la Petite Arvine.
Immagine presa dal web
adoro Gibran… e adoro le tue crepes…
che piatto meraviglioso, Ambra! la bellezza è dentro te!
Ciao! proprio ottime queste crespelle! Una idea che spesso consideriamo anche noi per la cena: cremose con il formaggio ed aromatiche con questa gustosa farina.
Ambra tu sei una fonte naturale di ispirazione sei troppo brava davvero complimenti
e' un'idea sensazionale, non ho mai usato la farina di castagne, tantomeno per le crepes, ma quest'idea la trovo cosi' curiosa ed interessante, che devo provarla!!!!Davvero brava!!!!Baci Sabry
Il piatto è "bellissimo"… non a caso sai? Si dice infatti che la Bellezza è negli occhi di chi guarda. E queste crepes sono frutto del tuo modo di vedere la cucina ;)
grazie!
Le crepes di solito sono molto buone, ma le tue sono buonissime ! :)
Non le ho mai provate così, ma hanno un aspetto estremamente invitante!
Ciao,
Tiziana
E che ti devo dire??? Devono essere una vera bontà!!!