FernandoWine Dinner, un appuntamento che sa di mare

E continuano le sfide del FernandoWine Dinner ex Taste&Match, questa volta l’appuntamento ha il gusto del mare, ospitati dal ristorante Bontà d’amare, di cui vi avevo già parlato qui, il 28 febbraio saremo chiamate a preparare un piatto di pesce e ad abbinarlo, come sempre, ad un ottimo vino.
L’iniziativa è organizzata dal mitico staff di Winexplorer, quindi, se amate il pesce e volete assaggiare le nostre ricette, prenotatevi subito QUI, se lo fate on line avrete diritto ad uno sconto del 10% sull’ingresso,,,andate QUI!
Ma veniamo alla mia ricetta, questa volta la sfida era creare un antipasto da abbinare ad uno spumante rosè strepitoso: Rosè Brut Conti di Buscareto
Del vino vi svelerà qualcosa Sabina di VivailVino che mi affiancherà il 28 febbraio, io invece vi racconto il piatto, si tratta di una ricetta fusion, che unisce la cucina cinese alla nostra tradizione veneta in cui la polenta bianca accompagna il pesce.
Il protagonista del mio piatto è il pagello che viene prima fritto e poi cotto nella salsa Sichuan, una salsa speziata e un po’ piccantina, i filetti vengono quindi accompagnati con della polenta bianca e del cavolo cinese saltato. Ad esaltare il sapore della salsa c’è anche l’ Olio Flaminio, un ottimo olio D.O.P. dei colli di Assisi, posso garantirvi che fa la differenza!
Ma ora vi lascio alla ricetta ma non prima di avervi dato di nuovo appuntamento al 28 febbraio – Taste&Match – Torino – Ristorante Bontà d’Amare – Via San Francesco da Paola 46.
Filetto di Pagello in salsa Sichuan
La lista della spesa (per 8/10 persone):
Per la polenta:
  • 400g di farina di polenta bianca istantanea
  • sale
Per il cavolo cinese:
  • 1 cavolo cinese non troppo piccolo mondato e tagliato finemente a listarelle
  • salsa di soia
  • olio extravergine (io Olio Flaminio)
Per il pesce:
  • 1 Kg di filetti di pagello
  •  farina di polenta bianca q.b.
  • olio di arachidi
  • 1 cucchiaino di maizena
  • 2-4 spicchi d’aglio tagliati a fettine
  • 2,5 cm circa di radice di zenzero fresca a scaglie
  • 1 bicchierino di sakè
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 150 ml circa di acqua calda o brodo di pesce
  • 1/2 cipollotto tagliato molto fine
  • 2 peperoncini rossi freschi senza semi tagliati a julienne
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • scorza di lime
  • olio extravergine (io Olio Flaminio)
  • sale
1) Preparare la polenta come indicato sulla confezione, stenderla in una placca da forno foderata con carta forno e posizionarvi un altro foglio di carta forno sopra. Con un mattarello spianarla omogeneamente all’altezza di 2,5 circa. Mettere a raffreddare.
2) Salare i filetti di pagello tagliati a pezzi e passarli nella farina di polenta bianca, friggerli in abbondante olio di arachidi caldo finchè non saranno dorati.
3) In una wok scaldare un giro di olio evo Flaminio e rosolarvi lo zenzero e le fettine di aglio, aggiungere il concentrato di pomodoro, sfumare con il sakè quindi aggiungere la salsa di soia e mescolare. 
4) In un bicchierino stemperare la maizena con 2 cucchiaini di acqua calda.
5) Allungare la salsa con l’acqua o brodo di pesce e l’impasto di maizena, fare sobbollire, abbassare la fiamma, mettere il pesce nella salsa e cuocere per cinque minuti, girando di tanto in tanto.
6) Togliere i filetti di pesce dalla wok, aggiungere alla salsa il cipollotto, il peperoncino, lo zucchero ed ancora un filo d’olio. Quando la salsa sarà densa spegnere la fiamma.
7) In un’altra padella saltare a fiamma alta il cavolo cinese con un filo d’olio evo Flaminio e salsa di soia a piacere finchè non sarà tenero ma ancora sodo.
8) Con un coppa pasta ricavare dei dischetti di polenta, posizionare in fondo al piatto (eventualmente scaldare), sistemarvi sopra il cavolo cinese saltato, il pagello e condire il tutto con la salsa. Finire con delle striscioline di scorza di lime. Servire.
VivailVino ci racconta il Rosè Brut Conti di Buscareto:
Solida realtà del panorama marchigiano, l’azienda Conti di Buscareto è nata poco più di 10 anni fa dalla passione enologica di 2 imprenditori informatici che rilevando una vecchia cantina locale sono passati in pochi anni a produrre 250000 bottiglie di vino di qualità, offerte ad un prezzo decisamente vantaggioso. Oltre ai due importanti vitigni autoctoni locali Verdicchio e Lacrima, sono stati impiantati Sangiovese e Montepulciano a fianco degli internazionali Cabernet Sauvignon e Merlot.

Per questo appuntamento enogastronomico ci occupiamo in particolare dello spumante Brut rosè, ottenuto interamente da uve Lacrima. Dopo una vendemmia manuale ed una vinificazione in bianco, la presa di spuma viene ottenuta con il metodo Charmat lungo. Questa tecnica è la stessa usata per la produzione del  Prosecco, ma in questo caso viene allungato il tempo di permanenza sui lieviti per dare allo spumante profumi più ricchi. Dal colore rosa tenue, con perlage fine e persistente, questo brut presenta al naso sentori floreali e di piccoli frutti rossi, in bocca è fresco con una piacevole nota sapida. Da servire ad una temperatura tra i 6 e gli 8 gradi e come si dice…… un sorso tira l’altro! 

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