Fior di broccoli

Eccoci qui ragazzi…- 9 giorni al trasferimento nella nuova casa. Ogni ora è fondamentale ed io, bloccata nella solita routine e nei soliti ritmi, non riesco ancora a vivere questo momento in modo attivo, non riesco ancora a dare il mio contributo affinchè la mia famiglia possa “traghettare” in questa nuova avventura in modo sereno. Sicuramente il momento per poter essere davvero d’aiuto arriverà presto, intanto cerco di inscatolare  l’inscatolabile ma mi sembra di non poter fare a meno delle mie cose neanche per pochi giorni…insomma…sto subendo tutto questo nella mia immobilità. Non fraintendetemi, sono felice del cambiamento che ci aspetta ma vorrei che tutto andasse magicamente a posto, invece so che ci aspetteranno mesi di “accampamento” e non posso che pensarci…ok…non vi ingrigisco più, e passiamo alla ricetta “del cavolo” di oggi, come promesso un altro primo piatto coi cavoli, in questo caso, broccoli.
Leggete con attenzione anche l’abbinamento di Sabina che tra l’altro oggi ci parla di un territorio che conosco bene, a pochi chilometri dal paese natale dei miei nonni, cosi’ ci facciamo un bel brindisi porta fortuna…cin cin e…grazie, mi piace raccontarvi passo per passo questo momento, non mi fa sentire sola…a venerdì per l’ultima…”cavolata”!:)
Risotto al fior di broccolo con seppioline e olio al limone
La lista della spesa (per 3/4 persone):
– 300g di riso carnaroli
– 6/7 seppioline
– 1 broccolo
– 2 spicchi d’aglio un po’ grandi o 4 piccoli
– 1 bicchiere di vino bianco (io verdicchio)
– brodo vegetale
– un limone
– olio evo
– olio extravergine d’oliva al limone Granverde Marina Colonna
-sale 
– pepe
1) In una casseruola scaldare un giro d’olio con uno spicchio d’aglio e lasciare insaporire stando attenti a non farlo bruciare, aggiungere il riso e tostarlo per alcuni minuti. Eliminare l’aglio, sfumare con un bicchiere di vino bianco e aggiungere i fiori del broccolo, non le cimette, proprio solo i fiori superficiali, girare e cuocere il riso aggiungendo di volta in volta del brodo vegetale, regolare di sale e pepe, spegnere e mantecare con un filo di olio evo.
2) Nel frattempo, mentre il riso cuoce, pulire le seppie, lavarle e tagliarle a striscioline, farle saltare in una padella con un giro d’olio caldo e uno spicchio d’aglio, regolare di sale e pepe.
3) Unire le seppie al risotto avendo cura di tenerne da parte qualcuna da sistemare sopra il riso. Impiattare il risotto, decorare con le seppioline tenute da parte, finire con un generoso giro di olio al limone, pepe appena macinato e la scorzetta di limone.
L’abbinamento di VivailVino:
E Marche siano!
Dalla terra d’origine di Ambra arriva il Verdicchio, vitigno autoctono di questa regione conosciuto e allevato già all’epoca dei Piceni. I vini bianchi che ne derivano hanno profumi delicati ma complessi, sono morbidi e di lunga persistenza, perfetti per antipasti e grigliate di pesce, carni bianche e fritti di verdure.
Per il nostro abbinamento di oggi andiamo nel cuore delle Marche, dove su un’assolata collina che si allinea alla destra del fiume Esino sorge Cupramontana, paesino il cui terroir è tra i più storicamente vocati per la coltivazione di Verdicchio. E’ qui che i componenti della  famiglia  Bonci da quattro generazioni portano avanti la produzione di vini dall’elevato standard qualitativo basandosi sul principio che tutto nella vita ha un percorso, il loro è legato alla terra e alle sue emozioni.
Allora bando alle ciance e stappiamo questo Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore San Michele! Il vigneto è situato in una zona, la Contrada San Michele appunto, caratterizzata da un notevole sbalzo termico tra il giorno e la notte nell’ultima fase di maturazione delle uve. Questo fenomeno favorisce lo sviluppo di una quantità maggiore di aromi che conferiscono al nostro vino eleganza e finezza.  Così questo Verdicchio, che si presenta di colore giallo paglierino con riflessi dorati, ci propone al naso una moltitudine di profumi delicati che vanno dal floreale,  al fruttato di pesca e agrumi, con un certo sentore di nocciola. In bocca è caldo, di ottima struttura e buona mineralità. Davvero lunga la persistenza in bocca, che ben bilancia la fine aromaticità del nostro riso.
Il San Michele, che matura in acciaio, sarà già buonissimo dopo un anno di sosta in bottiglia,  ma potete conservarlo tranquillamente in cantina per  alcuni anni.
Attenzione a non servirlo troppo freddo, tra i 12 ed i 14 gradi per apprezzarne tutte le sfumature olfattive.
Lo trovate in enoteca a circa 14 euro e per i più fortunati che pensano ad una vacanza nelle Marche……. fatevi un piccolo appunto per una visita diretta alla cantina!
Buon Appetito e……. alla prossima  ricetta della nostra bravissima amica Ambra!
Sabina 
Immagine presa dal web

14 commenti su “Fior di broccoli

  1. Non pensare al trasloco, è uno stress e basta, pensa che si può inscatolare anche tutto in due giorni, io lo feci con il pancione!
    Buonissimo il risotto, un ottimo motivo per rimandare l'inscatolamento!

  2. Più pensi al trasloco più sarai stressata. Reagisci ragazza, reagisci! Inizia a trslocare prima con la testa e poi inizia a faticare fisicamente. Vedrai che la fatica rende la mente più lucida. Auguri!

  3. Ciao, buonissimo questo duo per il risotto! un pesce leggero con una verdura di stagione il tutto per condire un morbido risotto! Un'idea che ci piace davvero!
    baci baci

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