Dai prati: Risotto mantecato al seirass con silene, fiori di campo e riduzione di vino rosso

Dalle valli piemontesi arrivano i miei ingredienti preferiti, le erbe e i fiori mi fanno sentire nel mio elemento: la vita all’aria aperta, i rumori del bosco e il sole che illumina i prati fioriti.
A sorpresa le caprette ci fanno visita e io mi sento davvero nell’unico posto dove vorrei stare, la mia casatta nel bosco, il mio rifugio. Lì c’è il mio cuore, è l’angolo di mondo dove potete trovarmi anche quando non ci sono, mi sembra che le pietre mi conoscano, che gli alberi parlino di me, che le montagne mi proteggano abbracciandomi.
Oggi il mio piatto è un omaggio alle valli piemontesi dalle quali provengono tutti gli ingredienti, il riso, il seirass, le erbe spontanee e il vino. Il seirass, per chi non lo conoscesse, è una particolare ricotta prodotta con l’aggiunta di siero ovino e di panna che la rende molto ricca, viene poi conservata nel fieno fresco che gli conferisce una interessante nota aromatica.
Prima di lasciarvi la ricetta vi invito a leggere l’abbinamento di Sabina, ovviamente si rimane in Piemonte…nè!!
Risotto mantecato al seirass con silene, fiori di campo e riduzione di vino rosso
La lista della spesa:
– 250g di riso carnaroli
– 1 cipollotto fresco abbastanza grosso
– 1 cestino di silene e fiori di campo
– 200g di seirass
– 4 cucchiai di parmigiano
– burro di malga
– brodo vegetale
– 500ml di vino rosso (io freisa secco)
– 2 cucchiai di zucchero
– sale
1) Soffriggere il cipollotto sminuzzato in una casseruola con del burro di malga, aggiungerci il riso e farlo tostare per alcuni istanti qindi aggiungere brodo vegetale e cominciare la cottura aggiungendo brodo quando si aciuga.
2) Nel frattempo preparare la riduzione di vino rosso facendo bollire il vino con lo zucchero finchè non si addenserà raggiungendo una consistenza sciropposa (attenzione che raffreddandosi si rapprende, non ridurre troppo!).
3) In un pentolino sciogliere una noce di burro di malga unirvi le erbe e i fiori puliti e saltare brevemente (devono ammorbidirsi ma non brunirsi), aggiustare di sale e mettere da parte.
4) Quando il riso sarà cotto aggiungervi le erbe (lasciarne qualcuna da parte per decorare), regolarlo di sale e spegnere la fiamma (il riso deve essere all’onda, non troppo asciutto perchè dovrà incorporare bene il formaggio e rimanere cremoso). Mantecare con il seirass e il parmigiano grattugiato.
5) Impiattare il riso, aggiungervi le erbe in superficie a piacere e finire con la riduzione di vino rosso.

L’abbinamento di VivailVino:
Continua il piacevole percorso di Ambra alla scoperta delle erbette primaverili e dei fiori di campo. Ricetta molto interessante per me questa settimana che, essendo originaria della Val Pellice, apprezzo da sempre il gustoso seirass!
Dato che viene usata una riduzione di Freisa di Chieri per la preparazione del piatto, perchè non portare questo vino anche in tavola?
La collina torinese ha una storia vinicola che risale addirittura alla metà del seicento. In questo contesto la famiglia Balbiano si tramanda l’azienda di padre in figlio da più di settant’anni ed è artefice di una vera e propria rivoluzione qualitativa e culturale sul Freisa di Chieri. Le uve provengono tutte da terreni di proprietà, sia in vigna che in cantina c’è la costante ricerca della qualità che viene perseguita grazie all’unione fra le più recenti tecniche enologiche ed il rispetto per la tradizione.
Il Freisa può essere sottoposto a diversi tipi di vinificazione, oggi ve lo propongo nella versione secco vivace. Un vino di facile beva, giovane, profumato, morbido e appunto vivace, che ben si adatta alle caratteristiche del nostro piatto. Se lo gustate in una giornata calda, sempre stappando la bottiglia al momento, potete portarlo anche ad una temperatura intorno ai 15 gradi, lo apprezzerete ancora di più!
Trovate il Freisa di Chieri Secco vivace di Balbiano sul mercato a 7 euro circa. Se invece vi recate in cantina avrete anche la possibilità di visitare il Museo delle Contadinerie e il Museo del Giocattolo antico.
Buon Appetito a tutti!
Sabina

7 commenti su “Dai prati: Risotto mantecato al seirass con silene, fiori di campo e riduzione di vino rosso

  1. Mi hai conquistata: per il piatto favoloso e per le parole che mi hanno fatto venire i brividi…quando si parla del "mio" Piemonte mi sciolgo :)

    Alice
    Ps: appena avrò un pomeriggio libero andrò a cercare qualche fiore di campo. Mi hai fatto venire la voglia! :)

  2. non ci posso far nulla….quando entro nel tuo blog rimango estasiata…. i sapori, le foto, la classe dei complemnenti…..bravissima!!!!!

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