Canapè con patè d’anatra e uva nera

Un viaggio, ma non verso l’ufficio. Una pazzia, girare l’auto e fuggire verso le montagne. La radio accesa e la voce che segue le note, sempre più forte. Il senso di libertà che si impossessa di me chilometro dopo chilometro. Guidare senza pensieri finchè non finiscono le case, finchè il cielo non si fonde con il verde. Sola. Senza pensieri. 
Basterebbe una telefonata al lavoro, una scusa. E poi via, verso la libertà. Un segreto che non saprebbe mai nessuno. Qualche ora lontano da tutto, per buttare dentro ossigeno, perchè arriva un momento in cui hai bisogno di staccare la spina e vedere il mondo da fuori, uscire dal vortice.
Forse mi basterebbe questo. Forse mi darebbe quella pace che cerco da un po’.
E invece no. Salgo anche stamattina sulla mia panda diretta verso l’ufficio. Tutto gira intorno veloce come sempre, piu’ veloce di me. Penso alle montagne…se chiudo gli occhi le vedo. Cerco di concentrarmi sulle cose da fare e presto il vortice mi risucchia, un’altra giornata è iniziata. La giornata di una persona normale, comune. Buona giornata allora. Buona giornata a tutte le persone normali che sognano di fuggire e si cullano in questo pensiero senza mai avere il coraggio di farlo. Buona giornata a tutti voi.
La lista della spesa (per circa 20 camapè):
Per il pane nero alla frutta secca:
– 500g di preparato per pane nero autolievitante
– 350g di acqua tiepida
– una manciata di uva passa
– 6/7 fichi secchi
Per il patè d’anatra:
– 300g circa di carne d’anatra (io ho usato la coscia ma va benissimo anche il petto)
– 200g di fegatini di pollo
– 1 grossa cipolla bionda
– qualche bacca di ginepro
– 3/4 foglie di alloro
– 1 rametto di rosmarino
– 1 spicchio d’aglio schiacciato
– vino rosso q.b.
– brodo q.b.
– 150g circa di burro
– olio evo
– sale
– pepe
Un grappolo di uva nera
Rosmarino per decorare
1) Preparare il pane: Impastare il preparato per pane nero con l’acqua tiepida fino ad ottenere un composto omogeneo, mettere a lievitare al caldo per circa un’ora, finchè non avrà raddoppiato il suo volume. Impastare di nuovo rapidamente ed incorporare l’uvetta ammollata e i fichi secchi sminuzzati. Riporre in uno stampo da plum cake unto con olio o burro e rimettere a lievitare per circa 30 minuti, fino a che non avrà nuovamente raddoppiato di volume. Cuocere in forno a 220° per circa 20-30 minuti, finchè non sarà ben cotto. Lasciare raffreddare.
2) Sgrassare la carne di anatra e metterla a marinare nel vino rosso insieme ai fegatini di pollo per almeno un’ora. Scolare la carne e tamponarla con la carta da cucina. Scaldare in una casseruola dell’olio con una noce di burro, lo spicchio d’aglio, le bacche di ginepro schiacciate e le foglie di alloro. Rosolare la carne di anatra a fiamma viva, sfumare con mezzo bicchiere di vino rosso, rimuovere l’aglio e aggiungere i fegatini di pollo, la cipolla tagliata a fette e il rosmarino. Aggiungere brodo se necessario, regolare di sale e di pepe, abbassare la fiamma e cuocere per circa 45-50 minuti, finchè la carne non sarà tenera. Eliminare dal fondo di cottura le bacche di ginepro, il rosmarino e le foglie di alloro e frullare il resto. Sciogliere il burro rimasto, lasciare intiepidire e unire al patè, lasciare riposare qualche minuto senza incorporarlo, quindi frullare nuovamente, regolare di sale e spostare in uno stampo. Lasciare solidificare in frigo per alcune ore.
3) Assemblare i canapè: Tagliare il pane in fette sottili e con l’ausilio di un coppa pasta rotondo ottenere dei dischetti. Creare delle piccole quenelle di patè aiutandosi con due cucchiaini. Tagliare gli acini d’uva a metà e asportarne i semi. Sistemare l’uva sul canapè e decorare con il rosmarino.
L’abbinamento di VivailVino:
Un antipastino davvero particolare questa settimana, dove l’uva non è solo protagonista nel bicchiere ma anche nel piatto, partendo dalla versione fresca per arrivare a quella passa….. fantastico!
Con la dolcezza che ci arriva per l’appunto dalla frutta e la tendenza dolce della carne e del pane, vi propongo oggi una bollicina dotata di ottima freschezza e sapidità, ma anche con un certo residuo zuccherino. Parliamo del Prosecco Superiore Extra Dry Col dell’Orso di Frozza, un prodotto che ben conoscono gli appassionati che seguono noi di Viva il Vino in quanto non solo hanno avuto modo di degustarlo, ma anche di acquistarlo direttamente!
Siamo a Colbertaldo di Vidor, uno dei luoghi più vocati per la produzione di Prosecco di Valdobbiadene. Un’azienda che con le sue 110.000 bottiglie annue rappresenta una chicca rispetto ai colossi che ne immettono milioni sul mercato. Un vino che farà riappacificare con il Prosecco anche i più scettici, che collegano questo tipo di bollicina alla versione di basso livello qualitativo che spesso ci viene proposta nei bar all’ora dell’aperitivo.  
La famiglia Frozza vinificava già alla fine dell’Ottocento la versione ferma del Prosecco, negli anni Cinquanta arriva quella rifermentata in bottiglia. Oggi le vigne hanno un’età media di 35 anni e sono condotte con passione e buonsenso, riducendo al minimo indispensabile trattamenti e concimazioni.    
Il Col dell’Orso è un vino dalla buona struttura, al naso presenta note floreali e minerali, in bocca la morbidezza del residuo zuccherino risulta ben bilanciata da freschezza e tanta sapidità. Una bollicina che vi può accompagnare in tanti momenti piacevoli e che con i suoi circa nove euro a bottiglia rappresenta un vero affare. 
Buona degustazione!
Sabina
Immagine presa dal web

5 commenti su “Canapè con patè d’anatra e uva nera

  1. Come sempre: arrivo per sbirciare la ricetta e commentarla, poi mi perdo nelle tue parole. Per fuggire ci vuole forza, coraggio, audacia. Ma soprattutto consapevolezza che non è la fuga che risolve i problemi. La mia vita è una continua ripartenza. Quella pandina in direzione opposta l'ho messa tante volte e ne vado più che fiera. E non è facile affrontare tutto. Ma appaga da morire e fa sentire vivi, anche nel dolore. Scusa, oggi è una giornata così…. ^_^
    Ti auguro il meglio, dolce animo.
    Ottimi questi canapé

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