Il profumo del mio Natale…

Che bello il Natale, un periodo dell’anno magico, fatto di luci e di colori ma anche di profumi, di tradizioni e di casa. Non riesco proprio a pensare al Natale senza questo dolce così bizzarro ma così antico, è il dolce tradizionale delle mie feste da quando sono piccina.  A realizzarlo è sempre stato mio nonno, questo qui , che ormai conoscete!!! I cavallucci sono dolci tipici dell’entroterra marchigiano ed in particolare di alcuni paesini situati nelle colline vicino a Jesi. Staffolo è il paesino dove sono nati i miei nonni e lì è consuetudine prepararli in prossimità del Natale. Prendono il loro nome dal cavallo in quanto ne riproducono la forma, allungata con le quattro gambette, la versione originale prevede che siano un po’ curvati per emulare il dorso dell’animale ma il mio nonnino, che è una persona pratica, li fa dritti così ce ne stanno di più nella teglia…ve l’ho detto che la sa lunga!!! Si compongono di una sfoglia esterna di pasta all’olio e poi un ricco ripieno di noci e sapa profumato con scorzetta d’arancia.
Preparare i cavallucci non è una passeggiata, quest’anno ho proibito a nonno Picchio di procedere senza di me: è ora che la ricetta venga tramandata!! Così sono andata a casa dei nonni ed ho passato una bellissima giornata con loro tra farina, profumo di arancia e antichi gesti che come per magia ogni anno si ripetono sempre uguali…
Siete pronti a seguirmi?
Questa volta ho cercato di documentare tutti i passaggi anche perchè limitarsi a spiegarli sarebbe stato impossibile, naturalmente mi sono dovuta portare la bilancia per pesare il tutto…mio nonno ha sempre fatto ad occhio!!
NB Chiedo scusa in anticipo per le foto…purtroppo con il neon nella cucina dei nonni non ho potuto fare di meglio!!
I cavallucci
La lista della spesa (per circa 20 cavallucci):
– 500g di noci intere
– 1 bicchiere e 1/2 di sapa (sciroppo di mosto) + altra per bagnare (ce ne vuole parecchia quindi meglio averne una bottiglia a disposizione)
– La scorza grattugiata di una arancia non trattata
– 50g di zucchero + 30g per impasto + altro per decorare
– 200g di pane raffermo grattugiato
– 400g di farina
– 1/2 bicchiere di olio evo+1/2 bicchiere di vino bianco emulsionati insieme
– Alchermes q.b.
Da fare la sera prima:
1) Pulire le noci e tritarle grossolanamente
2) Mettere il pane raffermo grattugiato in un contenitore e bagnarlo con la sapa (1 bicchiere e 1/2), amalgamare molto bene in modo da ottenere un composto omogeneo e lasciare riposare tutta la notte
Da fare la mattina:
1) Aggiungere al pane raffermo le noci tritate, lo zucchero (50g) e la scorza d’arancia, mescolare molto bene, quindi bagnare a mano a mano con la sapa fino ad ottenere un composto molto umido (non bisogna lesinare altrimenti in cottura il ripieno si asciuga troppo (vedi foto sopra)
2) Lasciare riposare e intanto preparare l’impasto con farina, olio+vino e zucchero (30g) e lavorarlo per alcuni minuti affinchè risulti omogeneo ma non troppo duro, se così fosse aggiungere un po’ d’olio
3) Tenere l’impasto dentro una sacchetto di nailon per alimenti per non farlo seccare e prelevarne di volta in volta una porzione da stendere sottilissima con l’ausilio della macchina per la pasta (deve essere molto sottile, fare qualche passaggio graduale poi regolarsi sulla penultima tacca)
4) Una volta ricavata la striscia di pasta tagliarla in rettangoli non troppo piccoli e poi con l’aiuto di un cucchiaio (più o meno regolarsi con un cucchiaio pieno) dosare il ripieno e posizionarlo in mezzo al rettangolo in una striscia
5) Chiudere la pasta formando un involtino e girarli in modo che la parte liscia rimanga sopra, rifinire i bordi

6) Quindi con la forbice o con la rotella dentellata praticare un’incisione alla testa e ai piedi dell’involtino

7) Poi sempre con la forbice formare delle piccole fessurine sulla superficie del cavalluccio
8) Sistemarli in una placca da forno rivestita e procedere alla cottura a 180° per circa 20 minuti
9) Saranno pronti quando le gambette risulteranno belle dorate ed un profumo incredibile invaderà la vostra cucina!
Si procede quindi, quando sono ancora caldi a spennellarli con l’alchermes puro (2 passate) e a passali immediatamente nello zucchero semolato
Una volta raffreddati si mantengono molto a lungo se conservati in luogo asciutto, anche   per un mese o più…naturalmente se non ve li mangiate tutti prima!!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ornella 
e al contest di Claudia 

71 commenti su “Il profumo del mio Natale…

  1. eccoli finalmente.. e bravo nonno picchio che ti ha aspettato e ti ha insegnato una meraviglia.. sto lavorando al contest.. spero di mandarti tutto prestissimo…. un bacio tesorino

  2. Ambra, ma che belli e che bel post! W il super Nonno, sarà difficile per me prepararli, ma mi basta solo vederli per capire che sono buonissimi!
    Ti abbraccio forte, mi è venuta una fame…anche la mia piccola sta tirando dei calcetti nella mia pancia in questo momento…forse ha capito che mi è venuta voglia di addentarne uno.
    Bacio
    chiara

  3. Mitico il tuo nonno!! che belle queste traduzioni! ieri sono andata a trovare mia suocera e stava preparando insieme a mia cognata i corstoli, un dolce tipo gli struffoli, che traduzionalmente faceva per Natale la nonna, la tradizione continua e nn hanno voluto che rimanessi, sono troppo nordica! Bacioni

  4. Che belle le ricette dei nonni e cucinare insieme a loro! Questi dolci mi hanno conquistata!! Spero di poterli fare presto. Buona settimana!

  5. Bella mia!!!Ho fatto un giretto in quel di Jesi (leggi "gesi") proprio sabato sera (c'era stracibo…assaggini di cibo da varie parti d'Italia!!!) ma di questi dolcini non sapevo niente!!!Credo siano quelli con cui mi ingozzo la mattina in facoltà…per esserne certa però, dovrei assaggiarne uno dei tuoi ;PPP

    Tuo nonno è un mito!!!
    Tu sei un mito!!!
    E questi cavallucci devono essere squisiti!!!
    Un bacio grande!!!

    PS: Se vieni giù per le feste fammi sapere che ti vengo a dare un bacino dal vivo!!! (da casa mia sono solo una ventina di km per Jesi!!!)

  6. E bravo il nonno, che forza e che vitalità che hanno!! Anche per questo adoro il Natale, è l'unico periodo in cui ci si concede tempo per stare in famiglia e gioirne :D Da provare questi cavallucci :D

  7. Che golisità pura i cavallucci di tuo nonno, a casa mia i cavallucci sono tutt'altro sono dolcetti alle spezie con l'anice.Bella la foto del nonno direi che è in gran forma. buona settimana

  8. tesorooooooooo bentornata mi sei mancata!!!!!che belle le foto con il nonno all'opera nella creazione di questo dolce che è la prima volta che vedo ma che mi ha conquistata subito!!!!i profumi di famiglia quelli di un tempo sono sempre i piu deliziosi al mondo!!!!bacioni imma

  9. Che meraviglia tesoro!
    Lo sai che anch'io adoro Nonno Picchio, la sa mooolto più che lunga!
    :)
    Un nonno che fa i cavallucci non può che essere mitico, immagino che bella giornata tu abbia passato nella cucina assieme ai tuoi nonni!
    Il tuo Natale ha un profumo dolcissimo, non c'è che dire, non ho mai assaggiato questi dolcetti ma ora muoio dalla voglia di farlo!
    Bacioni e buona settimana!
    PS se il mio moroso si degna di darmi ora stasera faremo il dolce per il tuo contest (è lui il pasticcere di casa..)!

  10. … come non detto, è scaduto l'8!
    :(
    Mi dispiace di non aver partecipato, mi ero segnata come data di scadenza il 15/12, sigh!

  11. Quando ho letto "cavallucci" sono rimasta perplessa dalla foto perchè conoscevo solo
    questi. Davvero super buoni questi omonimi, dire quasi che li preferisco ai biscottoni toscani. E bravo nonno Picchio che ti ha tramandato questa meraviglia. Un bacione

    P.S. passata l'influenza?

  12. E bravo il nonnino…si vede che la sa lunga ;) che bello poter cucinare insieme ai nonni…chissa' quanto ti sei divertita. Purtroppo io non posso piu' farlo e ti invidio un po'.
    Non avevo mai visto questi dolcetti, ma con quel ripieno devono essere veramente deliziosi.

  13. Hai fatto proprio bene! con le ricette a occhio si rischia di perdere queste preziose tradizioni. E poi sono sicura che ti sei fatta anche coccolare un pochino…
    complimenti al nonno e a te per il reportage, bellissimo!!!

  14. Ma di cosa ti scusi! ste foto son speciali e uniche come la ricetta! tradizione e amore…che voler di più! non li conoscevo… grazie! :)

  15. ciao,grazie per il sostegno morale!!!
    almeno oggi pomeriggio riesco a ricavarmi il mio spazio artistico,vado al corso di pittura su porcellana ad olio molle…un sogno..

  16. Ambra sei proprio speciale….. e il tuo nonno al lavoro? fa-vo-lo-so!!!! che bella questa ricetta della tua infanzia e che continua a riproporre! un grosso grosso bacio Ely

  17. Ambra Grazie!!! E' una speciale e bellissima ricetta! Ed è anche più preziosa perché preparata assieme ai nonni! Ti abbraccio forte e mille grazie ancora!

  18. Ma che bella ricetta e che stupendi dolci, non li conoscevo bravissimo il nonno, anche mia nonna sformava delle delizie!! quanto darei per avere un pò di antiche ricette!!
    Bravissima un bacione Anna

  19. Amo le ricette di famiglia e questa come ripieno mi ricorda un pò i nostri dolci tradizionali per Natale, solo che noi usiamo di più le mandorle, oltre alle noci e il mosto di vino lo chiamiamo vincotto. Se avrò modo, farò la torta tradizionale che viene fatta con impasto simile con il vino. Questi vostri cavallucci sono adorabili soprattutto perchè li fà ancora il tuo bellissimo nonnetto! :D Un bacio ;D

  20. Ciao Ambra, a parte i dolcini che hanno l'aspetto invitante, ma che bella cosa che tu abbia passato una giornata dai nonni per tramandarci questa ricetta, ti ringrazio con il cuore e ti invidio un poco, io i nonni non li ho più.
    grazie tantissime per questo post d'amore e dolcezza.

  21. Oh, che bello, grazie per aver partecipato al mio contest con questa ricetta così tradizionale e golosa! Non li conoscevo i cavallucci, ma è giunta l'ora di provarli…magari pure con la tua ricetta! ;-) un bacione!

  22. Che ricetta fantastica! Non la conoscevo e ti ringrazio per averla postata… che faccia simpatica che ha tuo nonno… hai fatto proprio bene a farti "tramandare" la ricetta!
    baci

  23. ma visti!!!
    che belle le tradizioni di famiglia…si vede che è delle feste, è bello ricco e saporito!
    arriva Nataleeee!!!

  24. Partendo dal presupposto che una ricetta così originale e bella da vedere in progress era da tanto che non la vedevo, che le foto anche con il neon hanno il loro perché (e cancelliamo ogni tanto 'ste regole ferree dello scatto food perfect!!!) e che con un nonno così, potresti proporre un format di cucina sul web … cara Ambra, mi hai trasmesso tutta l'atmosfera del Natale, lo sai??? :)))

  25. ma questo nonno è fantastico! mi piace molto la foto dove tira la sfoglia con la macchinetta: ha un'espressione così intensa e le mani antiche e sapienti… bellissimo!

  26. Grande nonno!!!!!!!!!!!!!!
    Io i miei non li ho neppure conosciuti…e che buoni questi cavallucci, non li avevo mai visti!

  27. Ciao Ambra… adoro questi dolci che sanno di tradizioni e di ricordi, che ti rimandano ad un dolce passato di bimba :) Sono particolari i tuoi cavallucci… e mitico il nonno! ;)
    Un abbraccio e buona serata

    Giulia

  28. Non li conoscevo questi dolci, devono essere buonissimi. Che bello avere ancora i nonni che tramandano le tradizioni :))). Baci

  29. li conoscevo ma non in questa forma..ma sto sciroppo di mosto ?? che e'?? dove si trova????
    rispostina please.. mi incuriosisce di che sa'.. e come si puo' sostituire a presto Alessandra

  30. la tradizione dei cavallucci marchigiani l'ho conosciuta quest'anno
    i tuoi sono davvero belli ancha a vedersi! :)
    il prossimo anno vengo a mangiarli! :P

  31. Che belli questi dolcetti. Molto particolari, non li conoscevo proprio. Una ricetta davvero preziosa da conservare gelosamente. Grazie per averla condivisa con tutte noi. Voglio provarla, anche le la sapa….mah…chissà se la troverò mai.
    Un bacione carissima e buona settimana

  32. quanto sono belle le ricette della tradizione. lo sono ancora di più quando sono tramandate di generazione in generazione. grazie per aver condiviso una pezzo così dolce della tua vita con noi.. e complimenti per il tuo nonnino, che è bellissimo

  33. @Annalisa e Alessandra: La sapa o saba si trova abbastanza facilmente nel centro Italia ed in particolare Emilia Romagna, Marche e Abruzzo, per gli altri bisogna rivolgersi ad alcune enoteche o negozi specializzati. E' uno sciroppo di mosto, è dolce ma ha un gusto unico, non saprei associarlo ad altro per cui sostituirlo per me diventa difficile!!

  34. Ambra questi non li conoscevo proprio, hanno un aspetto rustico e che sa tanto di casa e di famiglia e di nonni… mi piacciono molto, brava per aver condiviso con noi!
    Un abbraccio

  35. Evviva i cavallucci "dritti"",amo la praticità del tuo nonnino!Ormai fa parte del team del "Gattoghiotto" a tutti gli effetti no???
    E' una ricetta molto speciale,racconta le tradizioni delle tue origini ed oltre ad essere deliziosa,sa di amore e di famiglia…
    Un bacione guance belle….mi sa,che non abbiamo alcuna speranza…
    per il peso naturalmente!!

  36. Ma quando acchiappo il figlio ti faccio vedere….Ma che è sto subatomic..Ambra nessuna paura,sono iooooooooooooooooo…Dami!!Fammi vedè se riesco ad uscirne!!

  37. Ciao cara Ambra!
    Che bello oggi passare e trovare un dolce cosi!
    I dolci di casa, quelli che ci hanno insegnato in nostri nonni, che hanno una storia, sono i miei preferiti perché nel prepararli ci si mette tanta passione e i ricordi e le emozioni sono sempre tante!
    Grazie
    ti abbraccio

  38. M che bel post!
    Questi dolci io non li avevo mai sentiti nominare, ma a vederli sembrano buonissimi! Caspiterina!Per fortuna che ci sono persone che ridanno vita a ricette del passato :)
    Brava AMBRUCCIA!^*^

  39. Non conoscevo questi dolci, sono certa che sono squisisti complimenti al nonno. Grazie per aver condiviso con noi la ricetta. Ciao Daniela.

  40. che buoni i cavallucci!!!e grazie per avermi fatto tornare alla mente quanto bello è stare in cucina con i nonni, come mi mancano adesso!baci xxx

  41. Brava! Il cibo non rappresenta solo ciò che si mangia, ma le nostre radici, la nostra cultura, la nostra appartenenza ad un luogo.
    E' bellissimo, il ripetersi di certe tradizioni, come i tuoi splendidi dolcetti.
    Complimenti davvero!

    Baci Giovanna

  42. Le foto ci vanno bene anche così,l'importante è il contenuto… non conoscevo per niente questo tipo di dolce,grazie per avercene parlato. Bello il reportage!!!

    Un bacio

  43. mi sembrava di averli già visti e sentiti qui nelle Marche :)!
    sono deliziosissimiiiiii!!!!
    nn ho mai provato a farli ma li ho mangiati tantissime volte, mi piacciono tantissimoooo!!!
    segno subito la tua ricetta perfetta!!!
    grazie per questo meraviglioso post pieno d'amore e di Natale!!!!

  44. Complimenti per aver vinto il contest Ambra!Io sono di Jesi e i cavallucci li conosco bene…Mi piacciono tanto e sono felicissima che tu abbia condiviso la ricetta, anche perchè sono proprio le ricette dei nostri nonni quelle più buone e più tradizionali…Me la segno subito perchè prima o poi voglio farli….Solo una cosa….Dove sicomprala sapa???? Auguri di Buonanno!

  45. @Trattoria da Martina: Beh, grazie mille per i complimenti…aver vinto con questa ricetta mi rende davvero felice…la sapa non deve essere difficile da reperire li a Jesi, io direi che nelle migliori enoteche dovresti trovarla o anche semplicemente dalle cooperative agricole che hanno la vigna…secondo me la troverai facilmente…un bacione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *